Ciambelle pasquali
Le ciambelle pasquali sono una ricetta tipicamente marchigiana, ma diffussisima anche in Puglia.
Si narra che un tempo le donne iniziavano ad impastare queste ciambelle il giorno della passione di Cristo e le facevano riposare per cuocerle il giorno di Pasqua. Questo impasto ha bisogno di riposo, dopo la lessatura, le ciambelle possono aspettare anche tutta la notte prima di essere infornate. La tradizione dice che, per una riuscita ottimale, le ciambelle siano cotte nel forno a legna.
Il calzone
Il calzone di Ruvo di Puglia è legato a molte tradizioni. Anche nel periodo pasuqale, soprattutto durante la Settimana Santa, viene portato in tavola, proprio per la sua genuinità, per gli ingrendineti poveri che vengono utilizzati. Il calzone di Ruvo viene preparato usando farina, olio, sale e lievito. Andranno poi aggiunti, dopo aver fatto lievitare il composto, spaghetti sbollentati precedentemente e cipolle lunghe (in dialetto ruvese: “l’ spnzòl”) il tutto insaporito con olio, acciughe e olive nere.
Taralli dolci
Tra i dolci tipici della tradizione pasquale, particolarmente prelibati sono i taralli dolci. In passato le nostre nonne ne preparavano grandi teglie da cuocere nei forni a legna del quartiere, rimasti ora solo un ricordo.
Il Mandorlaccio
Il mandorlaccio è un dolce festivo tipico della tradizione contadina pugliese, nato in epoca preromana dalla perfetta alchimia tra uova, miele e mandorle tritate. Dopo un periodo di buio durante il quale questo dolce era stato completamente dimenticato per lasciare spazio ai più dolci più noti, un pasticcere di Ruvo di Puglia ha deciso di riscoprirne le origini, rivalutando ed esaltando la ricetta trovata su un quaderno della sua bisnonna, in modo da far conoscere questa leccornia in tutta Italia.
Le Chiese
Fulcro dei riti della Settimana Santa e della Quaresima sono le quattro chiese sede di Confraternite: la chiesa di S. Domenico, la chiesa di S. Rocco, la chiesa del Carmine e la chiesa del Purgatorio.
Venerdì di Passione – Processione della Desolata
Apre le celebrazioni esterne della Settimana Santa rubastina, la Confraternita della Purificazione – Addolorata, fondata a inizio settecento con sede nella neoclassica chiesa di San Domenico, che sin dal 1893 porta in processione per le strade della città il simulacro di Maria SS. Desolata.
Giovedì Santo – Processione degli Otto Santi
Dalle 2.30 del giovedì santo muove dalla piccola Chiesa di S. Rocco la processione della Deposizione detta “degli Otto Santi”, organizzata dalla Confraternita del Santo di Montpellier.
Venerdì Santo – Processione dei Misteri
Il pomeriggio del Venerdì Santo è dedicato al ricordo della Passione di Gesù Cristo.
A Ruvo i riti prendono il via alle 15.30 con il trasferimento del simulacro del Cristo Morto dalla Chiesa del Carmine alla Cattedrale dove mezz’ora dopo viene officiata l’Azione Liturgica della Passione.
Sabato Santo – Processione della Pietà
Alle 16.30 del Sabato Santo varca il portone della Chiesa del Purgatorio il simulacro in cartapesta della Pietà. La Madonna, distrutta dal dolore, tiene sul grembo il corpo livido e senza vita del figlio per un ultimo atto d’amore. L’attuale gruppo statuario rappresenta la Madonna con gli abiti del lutto ai piedi della croce nuda e con in grembo il corpo senza vita del figlio.
Domenica di Pasqua – Processione del Cristo Risorto
La domenica di Pasqua, la domenica della Resurrezione di Cristo, la mestizia della Settimana Santa può essere riposta.
Ruvo di Puglia, dopo giorni di lunghe lenzuola bianche ai balconi, si risveglia gioiosa e pronta ad accogliere con variopinte coperte il simulacro del Cristo Risorto che alle 10.00 varca la soglia della chiesa di S. Domenico, scortato dai confratelli della Purificazione – Addolorata e da decine di bambini vocianti e felici.