Le Processioni e i Riti

Venerdì di Passione – Processione della Desolata

Apre le celebrazioni esterne della Settimana Santa rubastina, la Confraternita della Purificazione – Addolorata, fondata a inizio settecento con sede nella neoclassica chiesa di San Domenico, che sin dal 1893 porta in processione per le strade della città il simulacro di Maria SS. Desolata.

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Venerdì Santo – Processione dei Misteri

Il pomeriggio del Venerdì Santo è dedicato al ricordo della Passione di Gesù Cristo.

A Ruvo i riti prendono il via alle 15.30 con il trasferimento del simulacro del Cristo Morto dalla Chiesa del Carmine alla Cattedrale dove mezz’ora dopo viene officiata l’Azione Liturgica della Passione.

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Sabato Santo – Processione della Pietà

Alle 16.30 del Sabato Santo varca il portone della Chiesa del Purgatorio il simulacro in cartapesta della Pietà. La Madonna, distrutta dal dolore, tiene sul grembo il corpo livido e senza vita del figlio per un ultimo atto d’amore. L’attuale gruppo statuario rappresenta la Madonna con gli abiti del lutto ai piedi della croce nuda e con in grembo il corpo senza vita del figlio.

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Domenica di Pasqua – Processione del Cristo Risorto

La domenica di Pasqua, la domenica della Resurrezione di Cristo, la mestizia della Settimana Santa può essere riposta.

Ruvo di Puglia, dopo giorni di lunghe lenzuola bianche ai balconi, si risveglia gioiosa e pronta ad accogliere con variopinte coperte il simulacro del Cristo Risorto che alle 10.00 varca la soglia della chiesa di S. Domenico, scortato dai confratelli della Purificazione – Addolorata e da decine di bambini vocianti e felici.

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Il rito dell’Adorazione della Croce

Nella città di Ruvo, momenti centrali di aggregazione spirituale nella Quaresima sono i Riti dell’Adorazione della Croce che hanno luogo nelle Chiese sedi delle Confraternite. Non si hanno notizie storiche precise in merito a questa bellissima e antica tradizione confraternale Ruvese. Si sa solo che un tempo il rito era riservato ai soli confratelli e a nessun altro era consentito l’accesso in chiesa, il portone del tempio veniva chiuso e sbarrato dall’interno.

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Tradizioni scomparse: le Addolorate del Giovedì Santo

“Il giovedì era il giorno dei sepolcri, si aprivano i portali delle chiese oscure e parate a lutto.<…> Al vespro di quel giorno, mia madre mi vestì con l’abito di velluto col colletto inamidato e mi condusse con lei in visita ai sepolcri” <…> “Da una chiesa all’altra incontravamo le Marie portate a braccia da uomini in tunica bianca, col volto coperto da un cappuccio” <…> “da vicino i volti quasi trasparenti delle Madonne mettevano soggezione, tanto erano verosimili coi lucidi occhi rivolti al cielo”.

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